Comune di Messina illustra ripartizione fondi PinQua per il risanamento abitativo

Il Comune di Messina ha illustrato la ripartizione dei fondi PinQua per il risanamento e l'emergenza abitativa. Previste nuove acquisizioni di alloggi per migliorare la qualità della vita della città.

A cura di Redazione
09 febbraio 2024 19:06
Comune di Messina illustra ripartizione fondi PinQua per il risanamento abitativo
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Oggi, venerdì 9 febbraio, a palazzo Zanca l’Amministrazione comunale ha illustrato alla stampa la rimodulazione delle nuove risorse ottenute dal Comune di Messina nell’ambito del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. Presente il sindaco Federico Basile, hanno preso parte il vicesindaco Salvatore Mondello; gli assessori Roberto Cicala e Alessandra Calafiore; il direttore generale del Comune di Messina Salvo Puccio; e i presidenti della Patrimonio Messina SpA e dell’Agenzia comunale di risanamento Aris.Mé rispettivamente, Maurizio Cacace e Vincenzo La Cava; e Marcello Scurria subcommissario per l’emergenza Risanamento.

Il sindaco Basile ha annunciato la destinazione del 30% delle risorse alle attività di acquisizione di alloggi per dare continuità e operatività al percorso dello sbaraccamento a Messina, avviato dal 2018 in poi, e il rimanente 70% dei fondi saranno impiegati per l’acquisizione di immobili per mitigare il disagio abitativo. Grazie ad una programmazione sinergica tra il subcommissario per l’emergenza risanamento, l’Agenzia comunale Aris.Mé, la Patrimonio Messina, e l’Amministrazione è stata ottenuta una somma di oltre 140 milioni di euro per la rifunzionalizzazione degli ambiti di risanamento con ulteriori assegnazioni di abitazioni al fine di migliorare la coesione sociale e la qualità della vita delle categorie più fragili, così come di rigenerare il tessuto socio-economico della città.

Il vicesindaco e assessore al risanamento Mondello ha spiegato in dettaglio che il Progetto era finanziato per 145 milioni su due tronconi, un progetto da 100 e tre minori da 15 milioni ciascuno. L’idea è stata quella di rimodulare il progetto al fine di consentire di dare seguito al disagio emergenza abitativa. Grazie all’idea strutturale di accorpare in un’unica cabina di regia le somme destinate a Messina, è ora possibile affrontare l’emergenza abitativa con una dotazione finanziaria importante e già spendibile che attraverso un meccanismo virtuoso messo in campo dal 2018 permetterà l’acquisto di case.

Il Direttore generale Puccio ha aggiunto che “L’Agenzia comunale di risanamento Aris.Mé e la società Patrimonio SpA saranno i bracci operativi di questo virtuoso percorso nel quale saranno coinvolte anche le agenzie immobiliari del territorio. Si tratta di risorse importanti che nessuna città ha ancora a disposizione e che attraverso due attività parallele e sinergiche consentiranno di impiegare il 30 per cento per le famiglie provenienti dalle baracche e il 70 per cento per i soggetti che versano in condizioni di emergenza abitativa.

L’assessora Calafiore ha precisato che già da tempo si monitorano le condizioni di disagio e/o emergenza abitativa nell’ambito delle politiche sociali e che il passaggio adesso sarà quello di indire un bando per la candidature dei soggetti interessati, e verificare sulla base di una apposita graduatoria le reali esigenze dei nuclei familiari oltre alla predisposizione di una bozza di regolamento. Gli strumenti a disposizione sono in fase di attuazione ma l’importante è avere oggi a disposizione le risorse per garantire condizioni abitative e sociali dignitose a chi nel nostro territorio urbano ne necessita.

Il subcommissario Scurria ha ribadito il primato della città di Messina quale beneficiaria dei finanziamenti del Piano innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, “un primato che giunge nel solco della continuità amministrativa in tema di risanamento baracche, avviata dall’Amministrazione De Luca, e che oggi ha raggiunto questo traguardo importante grazie ad una task force che nessuna città ha ancora attuato”.

✅ Fact Check FONTE VERIFICATA

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