Messina Social City: Tribunale legittima assunzioni con "long list"

Il Tribunale di Messina legittima le assunzioni con la "long list" alla Messina Social City. Respinto il ricorso dei candidati esclusi, confermata la correttezza dell'operato dell'Amministrazione. Valida procedura per gestire centinaia di assunzioni.

A cura di Redazione
27 marzo 2024 19:10
Messina Social City: Tribunale legittima assunzioni con "long list"
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Il Tribunale di Messina – Sezione Lavoro ha emesso la prima sentenza di merito sul maxiconcorso per le assunzioni alla Messina Social City, ritenendo legittime le assunzioni effettuate tramite la “long list”. Il ricorso proposto da alcuni candidati esclusi è stato rigettato e essi sono stati condannati alle spese legali.

All’Avviso di selezione per l’assunzione di personale alla Messina Social City hanno partecipato oltre 13mila candidati per vari profili professionali. Dopo la pubblicazione delle graduatorie provvisorie, sono stati effettuati controlli che hanno evidenziato delle discrasie e omissioni nelle dichiarazioni dei candidati. Per superare tali criticità, l’Azienda ha adottato un procedimento di validazione delle domande.

Il Tribunale ha ritenuto legittima la scelta dell’Azienda di richiedere chiarimenti ai candidati riguardo alle loro dichiarazioni, confermando che tale procedura non ha introdotto criteri di valutazione nuovi rispetto a quelli previsti dal bando. È stato sottolineato che la decurtazione del punteggio ai candidati non in possesso di servizio specifico nel ruolo richiesto è stata corretta.

Il sindaco Federico Basile ha commentato la sentenza del Tribunale sottolineando la correttezza e la legittimità delle azioni dell’Amministrazione e l’impegno per raggiungere gli obiettivi di governo con basi legali. La presidente della Messina Social City, Valeria Asquini, ha espresso soddisfazione per la sentenza, confermando che la procedura adottata era l’unica idonea data l’elevato numero di partecipanti. La sentenza permetterà di rafforzare gli obiettivi statutari e garantire il diritto all’assistenza dei cittadini nei servizi sociali istituiti.

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