Le mummie di Savoca | I segreti del Convento dei Cappuccini
Scopri i segreti delle mummie di Savoca nel Convento dei Cappuccini: una testimonianza unica delle tradizioni funerarie siciliane tra il XVIII e il XIX secolo.

Nel pittoresco borgo di Savoca, situato nella città metropolitana di Messina, sorge il Convento dei Cappuccini, un luogo che custodisce un tesoro unico: una cripta contenente mummie perfettamente conservate. Questo sito rappresenta una testimonianza straordinaria delle pratiche funerarie e delle tradizioni locali tra il XVIII e il XIX secolo.
Storia del Convento dei Cappuccini
I frati cappuccini fondarono il loro primo convento a Savoca nel 1574, edificandolo su un terreno donato dal sacerdote Giovanni Coglituri, accanto alla chiesa della Madonna di Loreto. Tuttavia, a causa di problemi strutturali legati a frane, il sito fu abbandonato agli inizi del XVII secolo. L'attuale convento fu costruito tra il 1603 e il 1614 su un terreno donato dal nobile locale Antonio Crisafulli. La struttura domina il centro abitato e le valli circostanti, ospitando una chiesa dedicata a San Francesco d'Assisi, ricca di opere d'arte di grande pregio.
La cripta e le mummie
All'inizio del Settecento, fu realizzata una cripta sotto la piazzetta antistante la chiesa del convento. Questo ambiente, delle dimensioni di 14x4,25 metri, ospita 37 cadaveri mummificati appartenenti a membri dell'aristocrazia locale, tra cui patrizi, avvocati, notai, possidenti, preti, monaci, abati, medici, poeti e magistrati. La mummia più antica risale al 1776 ed è quella del notaio Pietro Salvadore, mentre la più recente è del 1876 e appartiene al sacerdote Giuseppe Trischitta.
Il processo di mummificazione
Il metodo utilizzato per la mummificazione era noto come essiccazione naturale. Il procedimento durava circa sessanta giorni e prevedeva l'immersione del corpo in una soluzione di sale e aceto per due giorni, seguita dalla scolatura dei visceri nella cripta-putridarium della chiesa madre. Qui, sfruttando le correnti d'aria, avveniva l'essiccazione naturale del cadavere. Una volta mummificato, il corpo veniva elegantemente vestito e trasferito solennemente nella cripta. Questo processo, effettuato direttamente dai frati cappuccini, era piuttosto costoso e riservato alle famiglie più abbienti.
Studi scientifici sulle mummie
Nel 2015, le mummie di Savoca sono state oggetto di approfondite analisi antropologiche condotte da un team internazionale guidato dall'antropologo Dario Piombino-Mascali. Questi studi hanno permesso di evidenziare caratteristiche fisiche, stato di salute e abitudini alimentari delle persone mummificate, offrendo un interessante spaccato sulle classi dominanti siciliane tra il XVIII e il XIX secolo.