Arrestato in Messina | Ma c'è qualcosa che non ci dicono sulla vera storia dell'estorsione!

Arrestato un uomo per estorsione a Messina: minacciava una coppia per rubare gioielli del valore di oltre 100.000 euro. 🕵️‍♂️💎 Scopri i dettagli!

A cura di Redazione Redazione
06 novembre 2025 16:18
Arrestato in Messina | Ma c'è qualcosa che non ci dicono sulla vera storia dell'estorsione! -
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Messina: Fingendosi Carabiniere, Svaligia una Coppia di Anziani

Un quarantottenne di origini campane è stato arrestato dalla Polizia di Stato di Messina con l’accusa di estorsione aggravata ai danni di una coppia di anziani. L’arresto è avvenuto in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura locale.

La Truffa

I fatti risalgono a settembre, quando un complice del malvivente ha contattato telefonicamente la donna, sostenendo di essere un carabiniere. Il falso agente ha avvisato la vittima che il suo veicolo era stato coinvolto in una rapina avvenuta in una gioielleria di Catania. In una manovra di forte intimidazione, ha intimato al marito della donna di recarsi immediatamente presso la caserma dei Carabinieri, minacciando conseguenze severe in caso contrario.

La Perdita del Bottino

Nel mentre, la donna è stata costretta a consegnare tutti i gioielli di valore che possedeva. Quando il sedicente carabiniere si è presentato all’abitazione della coppia, la donna ha mostrato items per un valore complessivo di oltre 100.000 euro, pensando di facilitare il “controllo” richiesto. Purtroppo, il malfattore si è appropriato dell’intero bottino e si è dileguato.

Le Indagini

Le indagini, condotte dalla Sezione Antirapina della Squadra Mobile di Messina, hanno permesso di ricostruire dettagliatamente le fasi dell’estorsione. Grazie a un coordinamento efficace con la Procura di Messina e le forze dell’ordine di Giugliano-Villaricca (NA), l’indagato è stato rintracciato nella sua città natale.

Misure Cautelari

A seguito della ricostruzione degli eventi, la Procura ha richiesto al G.I.P. un provvedimento restrittivo. L’autorità giudiziaria ha accolto la richiesta, imponendo al quarantenne gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. È importante sottolineare che l’indagato si presume innocente fino a prova contraria, in conformità con i principi del giusto processo.

Conclusioni

Questo episodio mette in luce la vulnerabilità di certe fasce della popolazione, come gli anziani, di fronte a crimini astuti che sfruttano l’autorità e la paura. La Polizia di Stato rinnova l’appello alla cittadinanza di prestare attenzione e segnalare comportamenti sospetti, affinché simili reati possano essere contrastati con efficacia.

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