Il Comune di Messina ricorda le vittime del terremoto del 1908 con una Tavola Rotonda dedicata alla memoria e all'identità cittadina
Ripercorriamo il 117° anniversario del terremoto di Messina con eventi e riflessioni sui ricordi e l'identità cittadina. 🌍🕊️ Scopri di più!
Messina ricorda il devastante terremoto del 1908: Un dibattito su identità e trasformazione
Il 29 dicembre 2025 si è concluso un ciclo di iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale per commemorare il 117° anniversario del devastante terremoto che colpì Messina il 28 dicembre 1908. L’evento culminante è stata una Tavola Rotonda dal titolo “28 dicembre 1908: cesura e/o continuità?”, tenutasi nella Chiesa Santissima Annunziata dei Catalani, un luogo simbolico per la memoria delle vittime e dei dispersi.
L’incontro, organizzato dal Comitato “Messina 908”, ha visto la partecipazione di relatori di spicco come Sergio Todesco, Federico Martino e Giuseppe Restifo, con la moderazione di Dino Calderone. L’assessore alla Cultura, Enzo Caruso, ha fornito un intervento conclusivo provocatorio. Questa iniziativa nasce dalla volontà di approfondire aspetti meno noti del terremoto, con un focus particolare sulla memoria di centinaia di messinesi, vittime spesso dimenticate.
Un momento di commemorazione
Il dibattito ha avuto inizio con un momento solenne dedicato al ricordo delle vittime della catastrofe. La Chiesa Santissima Annunziata dei Catalani ha rappresentato uno spazio di incontro tra passato e presente, accogliendo la memoria di chi ha perso la vita.
Identità cittadina: continuità o discontinuità?
Il tema dell’identità post-terremoto è stato al centro del dibattito. Calderone ha sollevato domande cruciali: “Dove possiamo trovare l’autenticità messinese?” e “La città è stata ricostruita in modo da rispettare la sua storia?” Federico Martino, ex docente di Storia del Diritto, ha evidenziato una significativa mutazione linguistica nel dialetto messinese, suggerendo che invece di cercare un’identità persa, sia necessario costruirne una nuova, segno di un’evoluzione culturale.
Al contrario, Giuseppe Restifo ha sostenuto che, nonostante i drammatici cambiamenti, i messinesi sono riusciti a mantenere un forte senso di appartenenza, trasmettendo tradizioni anche ai nuovi arrivati, come gli immigrati.
La trasformazione dell’identità
Sergio Todesco, esperto in studi antropologici, ha sottolineato che l’identità è in continua evoluzione, soprattutto dopo eventi traumatici come il terremoto. Questa visione dinamica dell’identità è fondamentale per comprendere il legame tra passato e presente.
Riflessioni sulla consapevolezza del rischio sismico
L’assessore Caruso ha concluso il dibattito ponendo interrogativi sulla consapevolezza della popolazione riguardo al rischio sismico. Ha affermato che in 117 anni, la trasmissione della consapevolezza del pericolo sembra essere avvenuta in modo superficiale. Domande provocatorie sono state poste: “Cosa abbiamo realmente appreso dal Terremoto del 1908?”, “Quanto i messinesi sono coscienti di abitare in una zona sismica?”
Caruso ha suggerito che un atteggiamento di fatalismo e una sorta di scaramanzia possano aver ostacolato una preparazione adeguata per affrontare eventuali calamità future.
Un’importante occasione di riflessione
Le iniziative del Comitato “Messina 908” hanno permesso di riflettere sulla memoria collettiva e sull’evoluzione dell’identità cittadina alla luce di eventi tragici. In un contesto di omaggio e analisi, Messina continua a interrogarsi sul proprio passato, cercando di costruire un futuro più consapevole.
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