Revoca ordinanza di favismo e divieto coltivazione e vendita leguminose a Castanea.

Revocata l'ordinanza di favismo nella contrada Crisa 22/B a Salice. Divieto di coltivare e vendere fave e piselli a Castanea per tutelare chi soffre di favismo. Controllo e vigilanza garantiti dalla Polizia municipale.

A cura di Redazione
01 marzo 2024 14:35
Revoca ordinanza di favismo e divieto coltivazione e vendita leguminose a Castanea.
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Il Comune di Messina ha emesso un comunicato stampa riguardante un’ordinanza di favismo che riguarda la revoca e il divieto di coltivazione e vendita di fave e piselli in un tratto di strada a Castanea. In particolare, l’ordinanza Sindacale n. 34 del 29 febbraio 2024 ha disposto la revoca dell’ordinanza di favismo n. 242 del 26 ottobre 2021 relativa al divieto assoluto di coltivazione e/o vendita di leguminose fresche presso contrada Crisa n. 22/B a Salice, in quanto il soggetto interessato ha modificato la propria residenza.

Con la stessa ordinanza Sindacale n. 34, a tutela della salute dei soggetti affetti da favismo, sono stati stabiliti divieti di coltivazione di leguminose fresche (fave e piselli) per un raggio di 300 metri e di vendita degli stessi prodotti alimentari, anche in forma ambulante, per un raggio di 150 metri, presso la strada Vicinale Cullittà n. 14 a Castanea. Inoltre, è prevista l’estirpazione e la distruzione delle piantagioni di leguminose già presenti nelle aree interessate, a spese dei proprietari.

La vendita di leguminose fresche preconfezionate in sacchetti sigillati nell’area di 150 metri dall’abitazione, è consentita a condizione che sia esposto un cartello ben visibile che segnali la presenza di tali prodotti alimentari a cittadini a rischio di crisi emolitica da favismo.

Il Corpo di Polizia municipale sarà incaricato di controllare e vigilare sul rispetto delle misure disposte, con la possibilità di denunciare all’Autorità giudiziaria coloro che non le rispettano, in base all’art. 650 del Codice Penale. In caso di violazioni, verranno smantellate coattivamente eventuali coltivazioni, a spese delle parti interessate ai terreni, con il supporto operativo del dipartimento Autoparco.

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