Approvata la riforma della dirigenza: Schifani punta al rinnovamento della macchina amministrativa.

Regione Sicilia: approvata riforma della dirigenza per rinnovare l'amministrazione. Schifani: obiettivo ridare efficienza e vicinanza ai cittadini.

A cura di Redazione
04 luglio 2024 15:21
Approvata la riforma della dirigenza: Schifani punta al rinnovamento della macchina amministrativa.
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La Regione Sicilia ha approvato una riforma della dirigenza dell’amministrazione regionale con l’obiettivo di modernizzare e rendere più efficiente la macchina amministrativa. Il disegno di legge prevede un’unica qualifica, suddivisa in aree di competenza e livelli di responsabilità, accessibili solo attraverso concorso pubblico.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sottolineato l’importanza di questa riforma per affrontare la situazione di sofferenza della dotazione organica e per favorire un ricambio generazionale nel personale apicale. Schifani ha auspicato che il Parlamento regionale possa presto approvare la norma, invitando tutte le forze politiche a contribuire al raggiungimento di questo obiettivo.

L’assessore alla Funzione pubblica, Andrea Messina, ha evidenziato che questa riforma era attesa da oltre vent’anni e rappresenta un passo fondamentale per correggere le criticità della legge del 2000. Grazie a questo intervento, verranno create le condizioni per riorganizzare la macchina amministrativa in modo più moderno e funzionale, consentendo anche l’ingresso di nuove risorse umane qualificate.

La riforma prevede che la dirigenza regionale sarà ordinata in un’unica qualifica senza ulteriori costi per la finanza pubblica, con livelli di responsabilità differenziati in base agli incarichi attribuiti. L’accesso alla qualifica dirigenziale sarà possibile tramite concorso pubblico, con una percentuale di posti riservata sia al personale interno che a quello esterno.

Inoltre, verranno introdotte norme per rendere più flessibile l’organizzazione regionale, snellendo la struttura amministrativa e rafforzando la gestione unitaria di servizi strumentali attraverso la costituzione di uffici comuni e il riordino di alcuni di essi, al fine di eliminare duplicazioni o sovrapposizioni di funzioni e strutture.

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