70 anni dopo la Conferenza di Messina | La Regione Siciliana può davvero salvare l'Europa?
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Settant’anni dalla Conferenza di Messina: Schifani richiama il ruolo della Sicilia nell’Europa del futuro
Messina celebra un momento storico. Nel 2025, ricorre il settantesimo anniversario della Conferenza di Messina e Taormina, evento cruciale che avviò il processo di integrazione europea. Durante l’apertura delle celebrazioni, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato l’importanza di ripartire da questa memoria per costruire un’Europa più forte e coesa.
L’evento, tenutosi a Palazzo Zancla e inserito all’interno del Festival Taobuk, ha richiamato l’attenzione non solo dei rappresentanti siciliani ma anche di figure di spicco a livello europeo. Presenti il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, e i rappresentanti di Francia, Lussemburgo, Belgio, Germania e Paesi Bassi, tutti Paesi coinvolti nella Conferenza del 1955.
"Messina non è solo un luogo di memoria, ma un ponte tra l’Europa che era e quella che siamo chiamati a costruire", ha affermato Schifani. Il richiamo storico è forte: settant’anni fa, i sei ministri degli Esteri riuniti in città posero le fondamenta di un’Unione che oggi affronta sfide senza precedenti. Schifani ha ricordato come l’impegno di Gaetano Martino, allora ministro italiano, fu cruciale per il rilancio dell’integrazione europea, dopo anni di difficoltà.
La scelta di Messina non fu casuale. "Il governo italiano intendeva mettere in luce le potenzialità di una regione marginale, nella speranza di stimolare un’integrazione più profonda", ha spiegato il governatore. Messina, con la sua bellezza e la sua accoglienza, ha saputo rappresentare un valore aggiunto per la causa europea.
Schifani ha anche rivisitato le dinamiche della Conferenza di Messina: i sei ministri decisero di affiderne l’elaborazione a un comitato di esperti, evitando una conferenza intergovernativa. Questo approccio ha aperto la strada ai Trattati di Roma, trasformando Messina in un simbolo di un’Europa in nascita.
"Le radici dell’Europa affondano nella storia e nella cultura della Sicilia", ha affermato il presidente, evidenziando come l’isola, crocevia di civiltà e culture, abbia sempre avuto un ruolo cruciale nel dialogo europeo e mediterraneo.
Concludendo, Schifani ha richiamato l’importanza di affrontare le sfide attuali, come la difesa comune e la cooperazione economica. "Il cammino verso la casa comune europea non si è esaurito; piuttosto, oggi richiede un rinnovato impegno, come dimostrano i programmi NextGenerationEU, RepowerEu e ReArm Europe Plan-Readiness 2030".
La Sicilia, quindi, continua a essere un attore chiave nella narrazione europea, pronta a contribuire con la propria storia e cultura alla costruzione di un futuro più unito e prospero.