Un mistero che affascina da sempre | Capo Peloro e la riserva che custodisce storie incredibili

Scopri Capo Peloro: un’area protetta tra Ionio e Tirreno, habitat di specie rare, ecosistema unico, mito e natura.

A cura di Paolo Privitera
22 luglio 2025 15:00
Un mistero che affascina da sempre | Capo Peloro e la riserva che custodisce storie incredibili - Foto: Xxlstier/Wikipedia
Foto: Xxlstier/Wikipedia
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Capo Peloro: un’oasi incantata tra Ionio e Tirreno

Nel lembo estremo nord-orientale della Sicilia, proprio dove il mar Tirreno incontra il mar Ionio, si estende la Riserva Naturale Orientata Laguna di Capo Peloro – conosciuta anche come Torre Faro o Stretto di Messina. Un frammento di terra sospeso tra due mari, perla rara istituita nel 2001 su 68 ettari di straordinaria biodiversità.

Questo lembo sabbioso custodisce due lagune salmastre – il Lago di Ganzirri e il Lago di Faro – che formano un habitat unico, dove flora e fauna rare prosperano. Ospita oltre 400 specie acquatiche, con almeno 10 specie endemiche; mentre sugli specchi d’acqua convergono più di 160 specie di uccelli migratori, tra falchi, poiane e gruccioni, attratti dalle correnti dello stretto.
Il paesaggio si alterna tra dune sabbiose, ciottoli e i sedimenti del “beach rock” – una formazione rocciosa naturale che rappresenta un’opera geologica affascinante e rare nel Mediterraneo.

Un ecosistema unico e una curiosità sorprendente

Le acque delle lagune non solo ospitano molluschi e pesci pescati ancora oggi, ma sono state incluse nel Water Project UNESCO fin dal 1972, oltre ad essere riconosciute di importanza nazionale dalla Società Botanica Italiana.
Il tratto di costa è un punto di allevamento tradizionale di mitili e telline, un’attività secolare che arricchisce ancor oggi l’economia locale. Inoltre, il paesaggio risulta perfettamente intessuto con la cultura popolare: la località Torre Faro trae il nome dall'antico faro romano, rafforzando il legame tra mare, mito e navigazione.

Curiosità

Lo sapevi che il Lago di Faro è un raro bacino meromittico? Questo significa che le sue acque profonde non si mescolano con quelle superficiali, creando due ambienti chimicamente distinti. Tale caratteristica è molto rara nel Mediterraneo e lo rende oggetto di studio scientifico internazionale.

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