Una bella notizia che si trasforma in tragedia | Come il femminicidio di Sara Campanella riscrive le regole della violenza contro le donne
La lettera toccante della mamma di Sara Campanella svela l'amore e la gioia di una vita spezzata. Scopri la sua storia e il messaggio di speranza. 💔✨


La lettera della madre di Sara Campanella: “La mia Sara quel giorno aveva avuto una bella notizia”
ROMA – In un toccante comunicato, Maria Concetta Zaccaria, madre di Sara Campanella, racconta gli ultimi attimi di felicità della sua giovane figlia, tragicamente uccisa il 31 marzo scorso a Messina. Nel suo messaggio, rivelato durante la trasmissione Morning News su Canale 5, la madre sottolinea come Sara avesse appena ricevuto una comunicazione positiva dal suo professore, che aveva accettato di farle da relatore per la sua tesi di laurea.
Sara, 22 anni, stava vivendo uno dei momenti più belli della sua vita, ma poco dopo aver lasciato il Policlinico, ha incrociato il suo assassino, Stefano Argentino, un compagno di corso con cui non aveva mai intrattenuto un vero e proprio rapporto. “Mi ha subito chiamata, ma io avevo lasciato il cellulare in macchina e non ho risposto”, racconta Maria Concetta, esprimendo il suo strazio nell’immaginare la gioia di sua figlia.
“Non è facile parlare di Sara… perché lei è l’immensità ”, scrive la madre, evidenziando come il ricordo della giovane costituisca un’eredità d’amore e di bellezza per tutti coloro che l’hanno conosciuta. Tuttavia, quella gioia ha presto lasciato spazio alla paura. Dopo aver comunicato alle amiche di essere seguita da Stefano, Sara ha tentato di attivare una registrazione sul suo cellulare, ma il dramma si è consumato in un batter d’occhio.
Maria Concetta descrive la transizione da un giorno di felicità a uno di terrore, affermando: “I suoi ideali di vita e i suoi sogni sono stati brutalmente spezzati”. Questo crimine è, per la madre, un femminicidio “atipico”, poiché l’assassino non era un ex partner, ma un collega, un ragazzo che, pur non avendo un vero legame affettivo con Sara, si è lasciato sopraffare da una pericolosa ossessione.
L’analisi del femminicidio di Sara è allarmante. Maria Concetta sottolinea: “Il fenomeno della violenza sulle donne sta assumendo forme diverse”, un’evoluzione che impone una riflessione profonda sulla cultura della violenza e dell’ossessione. “Chi ama non uccide” è un chiaro messaggio contro coloro che confondono possessività e amore.
“Sara è diventata figlia, sorella, nipote, amica, collega di tutti”, conclude Zaccaria, evidenziando come la vita di sua figlia trascenda il tragico evento e tenda a connettere tutte le persone che l’hanno amata. Con questo potente messaggio, la madre di Sara Campanella spera di far giungere un richiamo all’amore e alla vigilanza, affinché simili tragedie non si ripetano mai più.