Come scegliere le tassonomie su Webmaster360: la guida definitiva per Categorie e Tag
Scopri come usare categorie e tag su Webmaster360: struttura chiara, SEO ottimizzata e siti più ordinati rispetto a WordPress.

Una delle differenze più rilevanti tra Webmaster360 e i sistemi tradizionali come WordPress è il modo in cui vengono gestite le tassonomie: categorie e tag. Questa scelta progettuale, apparentemente tecnica, ha in realtà un impatto enorme sulla qualità del sito, la sua navigabilità, le performance SEO e l’esperienza utente.
Il problema di WordPress: categorie e tag “liberi”
Su WordPress, in genere:
- Le categorie sono relativamente fisse e spesso coincidono con le voci di menu.
- I tag possono essere creati liberamente dagli autori in fase di pubblicazione.
Il risultato? Nel tempo si accumulano centinaia o migliaia di tag inutili o ridondanti, spesso simili tra loro o addirittura duplicati delle stesse categorie. Questo genera un gran numero di pagine (una per ogni tag), quasi tutte inutili, che confondono gli utenti e soprattutto sprecano crawl budget: il tempo e le risorse che Google dedica a scansionare e indicizzare un sito. Più il sito è caotico, meno Google riesce a dare priorità ai contenuti realmente importanti.
La soluzione di Webmaster360: ordine e strategia
Su Webmaster360 abbiamo completamente ribaltato l’approccio.
Categorie
Le categorie hanno un unico scopo:
- Selezionare su quale sito pubblicare (nel caso di un network con più testate).
- Identificare la località (comuni, province, regioni) a seconda di come è stata configurata l’installazione.
- Per un sito nazionale, l’unica categoria sarà il nome del sito stesso.
Tag
I tag, invece, sono il vero cuore dell’organizzazione editoriale:
- Rappresentano gli argomenti chiave (cronaca, sport, attualità, calcio, cultura…).
- Sono limitati e controllati: possono essere creati solo dall’editore (o dal team Webmaster360 su richiesta) per garantire coerenza e ordine.
- Ogni articolo può avere al massimo 5 tag, scelti in modo strategico per evitare spam e ridondanze.
Perché questa scelta?
Perché vogliamo creare siti snelli, ordinati e facili da navigare, che piacciano sia agli utenti che a Google. Limitando e centralizzando la creazione dei tag evitiamo la nascita di pagine inutili e duplicazioni, garantiamo una struttura chiara, che si riflette anche nei menu e nei blocchi in home page, e massimizziamo il crawl budget: Google impiega tempo a scansionare ogni pagina del sito; meno “rumore” generiamo, più facilmente i contenuti importanti vengono indicizzati e posizionati.
Consiglio pratico: come scegliere i tag
Quando pubblichi un articolo:
- Assicurati di inserire almeno 1 tag presente in home page: in questo modo l’articolo apparirà subito nella home e sarà indicizzato rapidamente.
- Usa gli altri tag disponibili nei menu o nelle sezioni del sito per collegare l’articolo agli argomenti più pertinenti.

Questo approccio permette di massimizzare la visibilità dell’articolo e di distribuire i contenuti in modo ordinato, favorendo sia la SEO sia l’esperienza utente.
Un sistema pensato per editori, non per “riempire caselle”
Su Webmaster360 ogni funzionalità, anche quelle apparentemente semplici come le tassonomie, è progettata per ottimizzare la resa editoriale e commerciale:
- Gli autori possono solo utilizzare i tag già approvati, evitando caos e duplicazioni.
- Gli editori hanno pieno controllo e possono aggiornare i tag in base alla strategia editoriale.
- La struttura così ottenuta garantisce un sito più veloce, pulito e apprezzato da Google, con benefici concreti in termini di traffico e monetizzazione.
Con questa gestione delle tassonomie, Webmaster360 non si limita a semplificare il lavoro redazionale, ma crea le condizioni per una crescita organica più solida e sostenibile. Una struttura chiara e strategica non solo migliora la navigazione per i lettori, ma invia a Google segnali coerenti e di qualità, aumentando le possibilità di posizionamento e indicizzazione. È questo approccio “da editore per editore” che ci permette di costruire siti performanti e pronti a crescere, evitando gli errori dei sistemi tradizionali e concentrando ogni sforzo sul valore reale: i contenuti e il loro impatto.