Lascia a bocca aperta chiunque lo veda | Il colosso che segna il tempo a Messina nasconde un segreto assurdo

Scopri l'orologio astronomico di Messina: ogni giorno a mezzogiorno, un affascinante spettacolo meccanico prende vita

A cura di Paolo Privitera
10 luglio 2025 18:00
Lascia a bocca aperta chiunque lo veda | Il colosso che segna il tempo a Messina nasconde un segreto assurdo - Foto: Abxbay/Wikipedia
Foto: Abxbay/Wikipedia
Condividi

Il capolavoro meccanico che sfida il tempo

Nel cuore di Messina, il campanile del Duomo ospita un gioiello unico: l’orologio astronomico più grande e complesso del mondo. Inaugurato il 15 agosto 1933, fu realizzato dalla ditta Ungerer di Strasburgo su commissione dell’arcivescovo Angelo Paino, ispirato dall’orologio della cattedrale di Strasburgo.

Un leone ruggente e un gallo che canta

Ogni giorno, allo scoccare del mezzogiorno, il campanile si anima: un leone dorato muove la testa, sventola la bandiera di Messina e ruggisce tre volte; un gallo batte le ali e canta; le statue di Dina e Clarenza, eroine dei Vespri Siciliani, suonano le campane. 

Un viaggio tra stelle e pianeti

Il lato rivolto alla cattedrale presenta un planetario che mostra le orbite dei pianeti attorno al sole e un calendario perpetuo che indica i giorni dell’anno, le fasi lunari e le festività liturgiche. 

Un racconto in movimento

Le scene rappresentate cambiano con le stagioni: dalla Natività all’Epifania, dalla Pasqua alla Pentecoste. La parte superiore raffigura la Madonna della Lettera, patrona di Messina, che benedice gli ambasciatori messinesi. 

Un concerto di campane

Il campanile ospita 8 campane fuse nel 1929 dalla fonderia Colbachini di Padova, formando il concerto più grande della Sicilia. Due campane del XV secolo, sopravvissute al terremoto del 1908, sono ancora in uso.

Curiosità

Un modellino del campanile con l’orologio astronomico è esposto al Museo della Scienza e della Tecnica di Berlino, testimoniando la fama internazionale di questa meraviglia siciliana.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Il Fatto di Messina sui social