Il borgo messinese che custodisce un tesoro nascosto in un’antica farmacia del Cinquecento
A Roccavaldina, borgo medievale del messinese, un’antica farmacia del Cinquecento custodisce un tesoro unico al mondo di vasi in maiolica.
                                                            Tra le colline che guardano i monti Peloritani, lontano dai grandi circuiti turistici, si trova Roccavaldina, un piccolo borgo della provincia di Messina che sembra fermo nel tempo. Le sue stradine acciottolate, le case di pietra e la piazza centrale raccontano la vita lenta dei paesi siciliani, ma dietro questo scenario si nasconde un segreto straordinario: un luogo che ha incantato viaggiatori, studiosi e appassionati di storia, diventando un tesoro unico al mondo.
Una farmacia che è un’opera d’arte
Il cuore misterioso di Roccavaldina è la sua antica farmacia del Cinquecento, conosciuta come la Farmacia di Roccavaldina, oggi trasformata in museo. Fondata intorno al 1628, conserva un patrimonio sorprendente: oltre 200 vasi in maiolica dipinta a mano, realizzati da ceramisti calatini e catanesi, che ancora riportano le iscrizioni con i nomi dei medicamenti e delle erbe utilizzate.
Questa raccolta non è solo un esempio di arte decorativa, ma rappresenta una testimonianza eccezionale della storia della medicina. Entrare nelle sue sale significa respirare il profumo antico delle spezie, osservare strumenti da speziale e immaginare i rimedi che un tempo curavano gli abitanti del borgo e dei paesi vicini.
Il fascino di un borgo medievale
Ma Roccavaldina non è solo la sua farmacia: è anche un borgo che conserva intatta la sua atmosfera medievale. Le viuzze strette si arrampicano verso la Chiesa Madre di San Nicolò di Bari, il Castello fortificato e gli scorci che regalano panorami mozzafiato sul mar Tirreno e sulle isole Eolie. È uno di quei luoghi dove la storia e la quotidianità si intrecciano, e dove il silenzio racconta più di mille parole.
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